di Guido Di Stefano
Per la Sicilia abbiamo ipotizzato il De profundis, ma forse per l’Occidente sarebbe opportuno intonare il Miserere.
Abbiate la pazienza di meditare sul testo latino e sulla traduzione, resa quanto più aderente possibile al testo originale.
« Miserere mei, Deus: secundum magnam misericordiam tuam.
Et secundum multitudinem miserationum tuarum, dele iniquitatem meam. a peccato meo munda me. te feci: ut iustificeris in sermonibus tuis, et vincas cum iudicaris. in peccatis concepit me mater mea. incerta et occulta sapientiae tuae manifestasti mihi. lavabis me, et super nivem dealbabor. rectum innova in visceribus meis. te convertentur. dedissem utique: holocaustis non delectaberis. cor contritum, et humiliatum, Deus, non despicies. et holocausta: tunc imponent super altare tuum vitulos. »
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Abbi compassione di me, o Dio, secondo la tua grande misericordia. E in conseguenza della tua infinità pietà cancella la mia iniquità. Poiché io conosco la mia iniquità; e Ecco infatti sono stato generato nelle iniquità: e le cose oscure e segrete della tua sapienza mi hai rivelato. Mi farai sentire gaudio e letizia: e Che tu non mi bandisca dalla tua presenza: Insegnerò le tue vie agli iniqui: e i peccatori a te a te si volgeranno. e la mia lingua esalterà la tu giustizia. Signore, aprirai le mie labbra: e la mia bocca Poiché se tu avessi voluto il sacrificio, te lo avrei dedicatoi senz’altro: (ma) tu non avresti gradito olocausti. Nel tuo amore fai grazia a Sion: |
Siamo convinti che se la salvezza dell’Occidente dipendesse dalla presenza di dieci giusti ai vertici dei poteri decisionali occidentali, noi occidentali non avremmo scampo.
E quando parliamo di vertici intendiamo i vertici dei poteri che effettivamente governano i nostri popoli e ne gestiscono le sorti.
Non è sempre chiaro chi detta gli ordini, chi li esegue e chi semplicemente li pubblicizza e li magnifica.
Però sono pesanti e orientati alla catastrofe i fatti (che raccontano di iniquità, peccati, colpe) e gli effetti.
Somma iniquità è l’elevazione (sempre più spinta) del Denaro al rango di Signore e Padrone del mondo, surrogato (o sostituto) dell’Altissimo: tante “fortezze” impenetrabili al comune cittadino sono i suoi templi, tanti “cultori” e fedelissimi miracolati cantano le sue lodi e diffondono il suo culto e la sua legge. Velocemente lo stanno rendendo incorporeo, invisibile, virtuale ma pur sempre accondiscendente a riversare le sue grazie secondo le direttive degli officianti dei nuovi templi.
Questa nuova (eppure antica) divinità non conosce però la giustizia né tanto meno la misericordia. Non disdegna (e forse sembra promuovere) i sacrifici umani singoli o in ecatombi: tutto purché fruttifero.
E l’iniquità odia la verità. Quindi la verità viene allontanata e/o confusa in una pletora di informazioni, controinformazioni, disinformazioni. Ove necessario si supplisce con l’esasperata applicazione di eufemismi quali il “politically correct”, che induce tanti oratori (in buona fede o diabolici) ad applicare il metodo del doppio-pesismo e doppio-misure a secondo delle esigenze o (peggio) a secondo delle direttive di chi comanda e di chi dispone.
Così tanto per dire poniamo dei quesiti- esempi fuggenti delle applicazioni in questo occidente umano, tollerante, multiculturale, generoso, aperto. 1) Dove si è nascosto il “politicamente corretto” nei confronti della Sicilia e dei Siciliani a partire dal 1860? 2) E dove è il politicamente corretto nei confronti della Russia dal 1945? E dove quello verso le tante vittime in molti paesi in crescita con tentativo di affrancamento dai diktat occidentali?
Non possiamo certo elencare dettagliatamente i peccati dell’occidente. In ogni caso siamo convinti che sarebbe opportuno intonare il “Miserere” con cuore e mente sinceri e affidarsi all’infinita misericordia del Creatore.